«La scrittura e la cucina rappresentano due delle mie grandi passioni e sono riuscita a coniugarle dando vita a questo diario gastronomico ironico e scanzonato che, per una storia analoga ai “Sei personaggi in cerca d’autore” di pirandelliana memoria, è stato scritto di getto, come se i testi che lo compongono fossero venuti a cercarmi per essere messi in pagina». Così Francesca Cavini, autrice di “In cucina con una cuoca pericolosa” (primamedia editore), ha raccontato a Firenze – nel corso della presentazione inserita nell’ambito della rassegna “Di cultura in piazza” – come è nato il suo primo libro: non un asettico ricettario bensì un insieme di racconti in cui il cibo diventa spunto per digressioni personali e ricordi.
Dall’amore per i carciofi al potere taumaturgico di una apple pie mangiata a San Francisco, dal lampredotto antistress assaggiato per la prima volta in una sera fredda di dicembre alla temibile panna cotta così ingannevole e piena di trabocchetti da averne quasi paura. Anche nel corso dell’incontro non sono mancati gli aneddoti, il racconto di incidenti di percorso e le riflessioni su come in cucina, così come nella vita, la sperimentazione e il rischio rappresentano la premessa indispensabile per le migliori imprese.
«Del resto – ha detto l’autrice – cucinare è una magia a portata di cuore e io ho scelto di vivere e raccontare il mondo dell’enogastronomia con giocoso entusiasmo. Per mia e vostra fortuna la collana di cui fa parte il libro è curata dalla chef stellata Katia Maccari, che ringrazio per i preziosi consigli e per aver trasformato alcune ricette rendendole squisitamente irriconoscibili».
Prossima presentazione a Certaldo, nell'ambito di Boccaccesca, il 3 ottobre alle ore 18.