13 Giugno 2014

Met – Provincia di Firenze: Caso Pistorius e reati di femminicidio, la psicologia dei maschi violenti

Cosa si nasconde dietro la violenza di genere? Esistono profili psicologici comuni dietro il maschio violento? Ci sono caratteristiche distintive tra gli uomini che si macchiano di reati di femminicidio? Questi alcuni dei quesiti che ruotano intorno al volume “L’ho uccisa io. Psicologia della violenza maschile e analisi del femminicidio” di Luciano Di Gregorio, presentato a palazzo Panciatichi.
La riflessione parte da un episodio che è stato al centro della cronaca mondiale: il caso del campione paraolompionico, Oscar Pistorius e l’uccisione della sua fidanzata nel giorno di San Valentino del 2013. L’analisi che ha portato alla stesura del volume prosegue, alimentata dai molti casi di cronaca per i quali è stato coniato il termine di “femminicidio”, su cui il Parlamento italiano ha approvato una legge. Scorrono così le storie che riguardano mogli, amanti, fidanzate e figlie.
“E’ interessante – ha detto la consigliera dell’Ufficio di Presidenza, Daniela Lastri, intervenuta alla presentazione – che il tema sia trattato da un punto di vista maschile. La necessità di un salto culturale, che investa tutte le relazioni umane e affettive, riguarda ovviamente anche gli uomini”. “Il libro – ha aggiunto Lastri – è scritto da un professionista di calibro e ha il pregio di affrontare la tematica della violenza di genere dal punto di vista psicologico, approccio non scontato fino a qualche tempo fa”.
La consigliera ha poi ricordato sul contrasto alla violenza di genere, l’impegno dell’assemblea legislativa, l’ente che nel 2013 ha organizzato per i propri dipendenti il primo corso di formazione contro il femminicidio. “La tematica – ha concluso Lastri – è all’attenzione del Consiglio, non può essere considerata un’emergenza, quanto piuttosto un elemento strutturale della società”.
Nel libro, l’autore, psicologo, psicoterapeuta e gruppoanalista, partendo da un’approfondita analisi dei crimini e utilizzando alcuni concetti freudiani come la pulsione di crudeltà, traccia i profili psicologici del maschio di oggi, dai quali si presume derivino i fattori scatenanti della violenza. “L’identikit” che ne deriva è quello di uomini comuni, con vite regolari e con relazioni affettive apparentemente normali.
Alla discussione hanno partecipato anche la consigliera regionale Vanessa Boretti, psicologi e psicoterapisti come Teresa Bruno dell’associazione Artemisia, Patrizia Meringolo dell’Università di Firenze e Giacomo Grifoni del Centro uomini maltrattati.