Un tempo si chiamava «la terza pagina». Era quello lo spazio ben definito che i giornali dedicavano alla cultura e a tutto ciò che attraverso di essa poteva veicolarsi. Collocata lì, subito dopo i gridati titoli della cronaca, sembrava quasi voler ricordare come non fosse possibile informarsi sui fatti se poi non si sapesse leggerli, interpretarli per mezzo dei saperi. La ideò Alberto Bergamini nel 1901 sulle pagine del Giornale d’Italia, raccogliendo, appunto, in un’unica pagina, cronaca e critica della prima teatrale della «Francesca da Rimini» di Gabriele D’Annunzio e cooptando per l’occasione intellettuali del calibro di Benedetto Croce. Qualche anno dopo l’idea fu imitata e potenziata anche dal Corriere della Sera di Luigi Albertini, il quale si accaparrò, in esclusiva, firme prestigiose come lo stesso Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Grazia Deledda. Nacque così pure l’elzeviro (nome di un carattere di stampa che da allora innanzi andrà a connotare l’articolo di fondo della terza pagina) e, quindi, l’elzevirista, una firma prestigiosa come fu, ad esempio, per il Corriere della Sera, Ugo Ojetti. Poi, a partire dalla fine degli anni Settanta (ma in verità già Il Giorno lo aveva anticipato nel 1956) quello spazio previsto al numero 3 della foliazione si sposterà in altre parti, magari occupando anche più di una pagina, come iniziò a fare Repubblica nel 1976, dedicando alla cultura una sezione situata nel centro del giornale. È dunque sulla scia di questa nobile tradizione editoriale che da oggi, e così per ogni domenica, anche il Corriere di Siena ospiterà una pagina interamente dedicata ai libri, alla cultura, al mondo dell’editoria e, a chi, a vario titolo (autori, critici, giornalisti, editori) quel mondo frequenta e mantiene in vita. A Siena, peraltro, l’attività editoriale è più che mai viva e fiorente. Non a caso è nato il portale di Sienalibri per far sì che la vasta bibliografia senese possa trovare un’unica vetrina, un ‘luogo’ di incontro, di informazione puntuale, di consultazione, di acquisti, di dibattito. La pagina del Corriere sarà curata proprio dalla redazione di Sienalibri con l’impegno a valorizzare tutto quanto si pubblichi in terra senese (ma non soltanto), consapevoli di come ciascun libro porti a sintesi, aiuti a comprendere e a conservare una memoria comune, che, giusto come tale, necessita di essere tramandata.
Editoriale di Luigi Oliveto del 9 novembre 2008 che apre l’antologia “Il giornale della domenica”