(La Repubblica) Ammiragli e maestri d’ascia, esperti balenieri e skipper degli oceani. E scrittori, storici, timonieri star, sommergibilisti, anche tante donne di mare. Festa per il Premio letterario dedicato a Carlo Marincovich, collega che scriveva dei grandi marinai dei nostri giorni, firma che ha fatto la storia del giornalismo sportivo. Al Circolo Ufficiali della Marina in tanti si sono ritrovati per la quarta edizione del riconoscimento dedicato “alla cultura e all’emozione dell’andar per mare” curato da Patrizia Melani Marincovich. E, come trofei simbolici, pezzi di barche celebri. A Luca Goldoni il premio della narrativa, con il libro “Il mare nell’anima” e i ricordi di quando “con Carlo a Newport diventammo tutti patrioti tifando Azzurra”. Ad Andrea di Robilant e il suo “Irresistibile nord” sull’epopea dei navigatori veneziani Zen, l’omaggio di Max Sirena e del team Prada. Lo skipper dell’ultima Luna Rossa ha raccontato che le regate di Napoli non saranno scampagnate: “Gli Ac72 sono multiscafi difficilissimi, in pochi secondi fanno 40 nodi. Mettono paura”. Premiato anche Giuliano Da Frè, autore di “Guano e cannozzi”, mentre è di Michele Tognozzi il miglior reportage su Londra 2012. A lui l’omaggio della barra del laser di Giovanni Coccoluto, mondiale under 21. Per il suo conradino “Vita di bordo, spazi e classi sociali” Giovanni Panella si è guadagnato un pezzetto di prua del TP52 Aniene, barca che ha vinto tutto. E si è parlato anche di naufragi, non solo letterari: premio a Cristiano Pellegrini per “Quella notte al Giglio”. Con lui anche il sindaco che ha gestito le prime ore di terrore e soccorsi alla Concordia. Come scettro la cerata di De Angelis: “Anche voi avete regalato le vostre giacche”.
12 Aprile 2013