Grosseto (Il Tirreno) L’isola del Giglio non è solo mare, spiagge bellissime e fondali da esplorare; è anche custode di tante storie di miniera, minatori, contadini e pescatori. Storie dimenticate che ora riaffiorano nel volume "I minatori del Giglio" che viene presentato oggi al Giglio (Campese, bar Capitan Beppino, ore 18.00). Oltre all’autore saranno presenti il sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli, il presidente del Circolo culturale gigliese, Armando Schiaffino, Mauro Barni, ex rettore dell’Università degli studi di Siena che porterà la sua testimonianza di medico legale, e Samantha Brizzi, presidente Pro Loco Isola del Giglio.
"I minatori del Giglio. Storie della miniera e altri ricordi" (Primamedia editore e Betti editrice) ripercorre le vicende della miniera di pirite dell’isola a Campese («chiusa nel 1962 e mai più riaperta») e dei minatori che vi hanno lavorato. Riaffiorano le vecchie gallerie, i pozzi, le discenderie e le rimonte che ormai i turisti non vedono più. Di tutto l’armamentario industriale è rimasta solo una parte di uno dei piloni che ancora affiora dalle acque del piccolo golfo. Poco più di un ricordo di archeologia industriale. Mentre dalla polvere della Storia riemergono volti e nomi che in quella miniera sono entrati per lavorare e in qualche caso ne sono stati sacrificati, anche negli anni successivi. Il volume (€ 14.00) contiene fotografie d’epoca, alcune inedite, gentilmente concesse da Luigi Rancarani, Alina Piazza e dalla società Edison/Archivio Zamban, centro per la cultura d’impresa. Arricchiscono il libro due scritti di Palma Silvestri su alcuni episodi di vita gigliese.