Firenze (Repubblica ed. Firenze) Quella a largo della costa di Castiglioncello è stata la prima battaglia navale dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Un fatto rimasto nell’oblio per molto tempo, ma che rappresenta in primo esempio di resistenza delle forse armate italiane ai nazisti. Quando alla mezzanotte tra l’8 e il 9 settembre il Regio incrociatore Foscari e il piroscafo Valverde lasciarono Genova con destinazione Piombino non sapeva ancora di andare in cotro ad un tragico destino.
Raccontato, oggi, in “Guerra a Castiglioncello” (primamedia editore e Edizioni Effigi) dallo storico Gabriele Milani. Una vicenda locale che si inserisce nel quadro della grande guerra, descritta attraverso testimoni, documenti storici, fotografie d’epoca. Un’analisi accurata che tocca i momenti principali della battaglia a largo delle coste livornesi, ne ricorda le vittime e il supporto della popolazione che, armati di barche, anche improvvisate, aiutarono i marinai a mettersi in salvo. Il libro colma un vuoto nella bibliografia di guerra, portando alla luce anche retroscena e scritti inediti, come per esempio le misure di sicurezza adottate dalla fabbrica Solvay per proteggere i suoi lavoratori e gli abitanti di Rosignano.
Gerardo Adinolfi