Il Corriere di Siena: “Giovanni Pascoli poeta delle cose”, una storia vera che avvince il lettore

23 Novembre 2012

Il Corriere di Siena: “Giovanni Pascoli poeta delle cose”, una storia vera che avvince il lettore

Siena (Il Corriere di Siena) Poesia è chimera, sogno, fantasticheria; poeta è colui che mette in versi l’idealismo romantico che fa bella la vita. Tutto questo per introdurre la citazione del libro intitolato “Giovanni Pascoli, il poeta delle cose”, scritto da Luigi Oliveto con chiarezza di idee, passione e ammirazione per l’illustre letterato, e presentato al pubblico nello spazio espositivo della Camera di Commercio, dove si estende il Salone degli Editori Senesi. Ogni libro che esce è una legittima prova di creatività letteraria. In questo volume c’è anche una realtà apprezzabile: è stato scritto per spinta passionale e porta a scoprire l’universo poetico di Giovanni Pascoli, considerato il cantore dell’impressionismo paesaggistico, dell’intimistico, del verseggiare patriottico e civile. La poesia del Pascoli mostra, al contempo, semplicità e forza innovativa. Nell’anno del centenario della scomparsa dell’indimenticabile scrittore, Luigi Oliveto, con quest’opera letteraria, fa conoscere la tormentata esistenza del poeta, illustrando l’intreccio tra vita e opere, al fine di far comprendere il valore e la complessità di un autore che D’Annunzio definì: “Il più grande e originale poeta apparso in Italia dopo Petrarca”. Un aneddoto vero raccontato in questa circostanza dallo stesso Oliveto, riconducibile alla sua infanzia, fa capire che l’autore del libro presentato, porta nel cuore Pascoli da una vita: mentre la maestra spiegava “L’aquilone”, lui si mise a piangere, nonostante l’incoscienza data dall’età. A parlare dei contenuti del volume di Oliveto, è stato Paolo Balestri, che ha sottolineato i passi salienti della vita di Pascoli: impressionista per l’attenzione agli oggetti e alle immagini, abituato a rappresentare cose non come sono ma come lui le vede, ricercatore di una lingua che gli consente di esprimere il suo sentimento e la sua visione della realtà che sta sotto gli occhi di tutti e che nessun altro riesce a scorgere.

Attilio Botarelli