Grosseto (Il Tirreno) Politici , amici, persone comuni: un abbraccio ideale di migliaia di braccia ha stretto anche ieri Jessica Rossi, la ventitreenne grossetana che ha divulgato le sue foto con il volto tumefatto e il naso rotto dall’ex fidanzato, diventato simbolo – l’ultimo di una lunga serie – della violenza sulle donne. Dopo aver ricevuto la visita del sindaco, Emilio Bonifazi, e un messaggio del governatore Enrico Rossi, anche il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha inviato un messaggio di solidarietà al la ragazza e l’ha invitata ad andare a trovarla a Roma. Il gesto della presidente della Camera non è che uno dei tanti che Jessica ha ricevuto. Nella serata di lunedì, il consigliere regionale del Pd Lucia Matergi, ex vicesindaco di Grosseto, ha definito la 23enne una “ragazza coraggiosa” che “ha fatto una denuncia consapevole e generosa verso altre donne che devono sapere gli esiti di tanti amori siglati dalla gelosia, verso tanti uomini che devono guardare, senza distogliere lo sguardo”. Anche la commissione comunale Parità e pari opportunità ha espresso vicinanza a Jessica Rossi attraverso le parole della presidente, Lorena Coccoluto, e dell’assessore alle Pari opportunità , Giovanna Stellini. “Condanniamo con forza quanto accaduto, condanniamo con forza ogni forma di sopruso. Nulla può giustificare comportamenti ispirati alla violenza” hanno detto Coccoluto e Stellini ieri, quindicesimo anniversario del centro antiviolenza di Grosseto, associazione Olympia de Gouges. Per l’occasione , il consiglio comunale, riunito nella consueta seduta del martedì , prima dell’inizio dei lavori ha espresso solidarietà e partecipazione alla ragazza. Sulla vicenda di Jessica è intervenuto anche Luciano Di Gregorio, psicologo e autore del saggio “L’ho uccisa io”. “La violenza distruttiva nasce quasi sempre in concomitanza con un abbandono dell’uomo da parte della donna – spiega Di Gregorio – anche in questo caso è lecito ipotizzare che la reazione nasca da una incapacità dell’uomo di sopportare la separazione subita e la perdita di una donna che diventano entrambi un dato di realtà irreparabile. La ferita proviene proprio da quella donna che lui credeva in qualche modo di possedere e di controllare”. L’ ex fidanzato di Jessica continua però a difendersi e anche lui “mostra la faccia”, svelando la propria identità e rinunciando dunque alla tutela della riservatezza che, in assenza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria nei suoi confronti, gli sarebbe stata garantita. E così Federico Capponi – questo il suo nome – ha scelto Canale5 per dare la sua versione: “ Non sono un mostro, non l’ ho fatta apposta. Le ho dato un colpo involontario per schivare un furgone che ci veniva incontro. Mi dispiace, non volevo farle male”.
19 Marzo 2014