La Nazione di Siena: «Mi abbandoni, quindi ti violento», la psicologia del supermaschio nell’analisi approfondita di Luciano Di Gregorio

8 Marzo 2014

La Nazione di Siena: «Mi abbandoni, quindi ti violento», la psicologia del supermaschio nell’analisi approfondita di Luciano Di Gregorio

Siena (La Nazione) Cosa accade se una donna lascia l’uomo? Niente oppure, e sempre di più, ammette Luciano Di Gregorio, psicologo e psicoterapeuta gruppoanalista, «soprattutto se prevalgono un rapporto di possesso e una cultura maschilista, l’umiliazione può innestare una reazione aggressiva dell’uomo che si sente annientato dalla donna». Tutto questo lo racconta nel suo libro “L’ho uccisa io. Psicologia della violenza maschile e analisi del femminicidio”, 192 pagine in cui mette a fuoco il rapporto uomo-donna, situazioni e cause psicologiche che possono innescare la violenza maschile sul genere femminile. Un libro di alta audience oggi, festa della donna.

Quale può essere la reazione dell’uomo abbandonato dalla partner, moglie o compagna?
«Si produce una ferita narcisistica, soprattutto se il rapporto vede l’uomo dominante e la donna possesso personale senza autonomia. La separazione può essere considerata come un’offesa virile e una menomazione del “Sé”. La compagna è considerata un completamento dell’uomo e, quando viene a mancare, la separazione diventa una perdita irrecuperabile. La violenza vuol riportare la donna alla sudditanza da cui vuole fuggire. È la risposta vendicativa dell’uomo»
Ma oggi non abbiamo la parità dei sessi?
«Sulla carta. Nella coppia tende a prevalere una disuguaglianza di genere a favore dell’uomo, retaggio di culture patriarcali maschili. Il problema è visibile oggi con un ritorno al passato oscurantismo. Sono conseguenze pure della crisi con la perdita dell’uomo del potere economico: il rischio del lavoro lo priva dell’egemonia sociale. Il sesso forte subisce gli effetti più gravi dei problemi»
Accusa il suo sesso?
«Le mie affermazioni corrispondono ad una valutazione obiettiva della crisi identitaria dell’uomo contemporaneo»
La festa della donna?
«E’ l’occasione per affermare i diritti delle donne nel sociale e porre attenzione sulla violenza di genere, per ridurre  se non azzerare il fenomeno »
L’aumento delle prevaricazioni non dipende anche dall’arrivo di immigrati dai Paesi dove le donne sono sottomesse?
«Chiamare in causa gli immigrati è un tentativo di mascherare un fenomeno sociale di maschilismo europeo, per il quale non esistono giustificazioni ideologiche o religiose che legittimano la sottomissione della donna e le consuetudini ammesse in altre nazioni»
Lei è sposato, fidanzato, single?
«Adesso sono single. Ho un figlio di 25 anni con un’educazione e un orientamento che gli permette di essere molto rispettoso del genere femminile »
Se un uomo abbandona una donna cosa può succedere?
«Si possono verificare delle reazioni, ma generalmente sono episodi minimali, da non fare scalpore o da dire che l’abbandono maschile alimenta la violenza femminile»

Antonella Leoncini