«Ho voluto raccontare alle donne di Pomarance, che ho conosciuto, che ne hanno fatto la storia e che oggi chiedevano di essere ricordate per le loro battaglie, illusioni e speranze. Donne che piangevano dentro, mostrando una dignità e una forza d’animo sorprendenti da prendere ad esempio». Così Gianni Manghetti autore di “Lacrime Asciutte” (Edizioni Cantagalli – Primamedia editore), durante la presentazione a Roma , ha voluto rendere omaggio a Lina, Melita, Corrada, Sofia e Marianna, raccontando le testimonianze di “donne del popolo” di questo antico borgo nel cuore della Toscana nell’immediato secondo dopoguerra.
Alla presentazione anche la senatrice Monica Cirinnà, la professoressa Marcella Felici Ligabue e Gemma Azuni, consigliera dell’Assemblea Capitolina che, si sono soffermate ciascuna sulle protagoniste di questo romanzo corale. Cirinnà ha parlato di Corrada, “così abituata a vivere nelle difficoltà che il primo fatto positivo la spingeva a chiedersi se fosse tutto vero” mentre Felici Ligabue ha tratteggiato la figura di Sofia, “mamma di grande forza e coraggio, capace di resistere alla tentazione di lasciarsi andare e superare lo sconforto dato della malattia di sua figlia Enza”. Infine, Gemma Azuni si è soffermata su Lina, ragazza madre cresciuta troppo in fretta, poi sposa devota di un uomo molto più grande di lei: “ciò che mi sorprende della sua storia – ha detto – è il fatto che nel giorno del suo matrimonio, ad un’ora dalla celebrazione, anziché dedicarsi ai festeggiamenti, Lina si è preoccupata di pulire casa, a dimostrazione di quanto quello fosse per lei un giorno assolutamente normale”.
Accanto all’autore, visibilmente emozionato per la presenza tra il pubblico di colleghi ed ex colleghi, studenti e amici, anche il giornalista Bruno Manfellotto, già direttore de L’Espresso, che ha dapprima ripercorso le tappe della carriera di Gianni Manghetti, e poi ne ha elogiato la versatilità nel riscoprirsi romanziere. «La sua personalità risulta perfettamente racchiusa nelle pagine di Lacrime Asciutte, un libro delicato e ricco di sfaccettature». A scandire l’incontro anche la lettura di alcuni passi del romanzo cui ha fatto seguito un vivo scambio di opinioni da parte dei presenti.