Un libro in cui Francesco Ricci, confrontandosi anche con i testi degli autori che meglio hanno indagato e rappresentato l’adolescenza (Ammaniti, Bassani, Gide, Meneghello, Moravia, Pasolini, Pavese, Piccolo, Tabucchi, Wells), offre al lettore un prezioso strumento nella forma letteraria del saggio per comprendere il mondo dei giovani. Si tratta di “Prossimi e distanti. Gli adolescenti del terzo millennio” (primamedia editore) che sarà presentato a Siena venerdì 14 giugno (ore 18 – Libreria Mondadori, via dei Montanini 112). All’incontro, oltre all’autore interverrà Valentina Zirilli.
Il libro – L’adolescenza narrata e l’adolescenza vissuta. L’adolescenza colta dallo sguardo di uno scrittore e l’adolescenza vista attraverso gli occhi di un genitore, di un insegnante, di uno studioso dell’universo giovanile. L’adolescenza che precede e l’adolescenza che segue l’avvento e la diffusione dell’impiego, su scala mondiale, dei media digitali. Il ripresentarsi di alcune domande, sempre cruciali, sempre le stesse, e, al contempo, l’accorgersi che le risposte non sono più quelle che a lungo sono state date. Quale importanza gli adolescenti attribuiscono all’amicizia, all’amore, al denaro? Cosa si aspettano dalla politica? Cosa rappresenta per loro la famiglia? È vero che hanno perduto la passione per la lettura e per la scrittura? La fede religiosa e lo studio contano ancora? Alla morte ci pensano mai? Di che cosa hanno realmente paura? Perché sono così attratti dal rischio e così inclini alla violenza?