Anni ’60, campagna toscana, una compagnia di amici che si affaccia alla vita e inizia le prime scoperte, il gioco, la sfida, le pulsioni sessuali. Inizia così “Ragazzi di fiume” (primamedia editore) il romanzo di esordio di Giovanni Iozzi che sarà presentato in anteprima giovedì 10 maggio al Salone del Libro di Torino alle ore 17,30 nello stand della Regione Toscana allestito insieme a Toscanalibri.it (padiglione 3 stand s25 r26).
Il libro – I protagonisti del libro hanno il destino segnato, finire a lavorare in vetreria dopo essere transitati dalla parrocchia del minaccioso don Enzo. Bebe, Soriano, Sguancia, l’Armeno, Gano, Fromba, ogni estate si ritrovano lungo il fiume che attraversa il paese e si tuffano dal Masso Bianco. Ma presto su quelle rive si affaccerà la crudeltà degli adulti. Una sera Sguancia viene picchiato non si sa da chi e Soriano è trovato morto sotto un ponte dopo una piena del fiume. Intanto, in paese, Giulia nasconde un tremendo segreto. Toccherà a Bebe, ragazzo sensibile e sessualmente confuso, risolvere sulla propria pelle i misteri che coinvolgono il mondo infestato da orchi adulti prima di trovare nell’amore la chiave per liberarsene, lasciando dietro di sé il ricordo del paese e dell’amato fiume.
L’autore – Giovanni Iozzi nasce a Siena nel 1953 dove si laurea in filosofia. Esperto di dinamiche sociali, collabora con il Gruppo Abele in Costa d’Avorio, Burkina Faso, Marocco. Membro del Burghiba Institute di Tunisi, lavora a Torino come responsabile del progetto culturale della cooperativa di inserimento lavorativo del Consorzio Abele Lavoro. “Ragazzi di fiume” è il suo primo libro.