Una serata emozionante e a tratti commovente quella che si è tenuta nella parrocchia di Santa Maria dei Monti, quartiere Monti, a Roma. Di fronte ad un nutrito pubblico, infatti, è stato presentato il nuovo libro di Gianni Manghetti, Gli annoiati, un “romanzo inchiesta” come lo ha definito Luigi Accattoli, giornalista de Il Corriere della Sera.
«Se dobbiamo fare dei richiami per il libro di Manghetti – ha introdotto Accattoli – occorre subito pensare a Alberto Moravia e alla sua “Noia” che già qualche anno prima aveva scritto “Gli indifferenti”, entrambi ambientati a Roma come il romanzo di Maghetti. Dunque, il male grigio, non oscuro, di cui soffrono i nostri ragazzi viene da lontano e non è venuto con la Brexit. Un intelelttuale con le antenne dritte come Moravia lo aveva già capito che quella della noia era un male dei tempi moderni per la nostra gioventù. Per venire poi a tempi più recenti occorre poi ricordate “Gli sdraiati” di Michele Serra, gli sdraiati sono i ragazzi che stanno per diventare adulti, i dicisssettenti, e sono l’equivalente fisico degli annoiati».
Alla presentazione sono intervenuti poi anche Lorenza Parretti, docente di italiano, e tre studentesse che hanno tratteggiato i profili dei loro coetanei.