Descrizione
È un martedì plumbeo, il cielo minaccia di lasciar cadere una pioggia senza fine. Nella rotatoria della periferia urbana di una città, un operaio viene trovato morto con la testa sfondata. Sembra un incidente, l’ennesimo cristo ammazzato da un’auto pirata. La polizia archivia il caso, ma la dinamica non convince il giornalista Carlo Franchi, direttore responsabile del giornale online L’Urlo che, negli anni, ha guadagnato una sua collocazione nell’informazione locale, occupandosi per lo più di vicende scomode.
Carlo è un alcolizzato con manie suicide, dorme con la luce accesa, non ha i soldi per pagare l’affitto, è terrorizzato dalle donne e dall’idea di avere con loro un qualsiasi rapporto. Ama il jazz, colonna sonora della sua sgangherata vita, e si rifugia nella letteratura buttando qua e là citazioni per nascondersi dietro le parole degli altri. È un perdente, l’antieroe per eccellenza. Eppure, suo malgrado, tra il desiderio di ammazzarsi e l’ennesimo bicchiere, si ritrova ad indagare sulla vicenda di un operaio morto (ucciso?) di cui non interessa niente a nessuno, scoperchiando il vaso di Pandora che coinvolge la fabbrica, azienda sull’orlo del baratro dove si sviluppano trame legate alla finanza spregiudicata e loschi affari di inquinamento ambientale.
Ad aiutare Carlo nelle sue indagini il collega e amico Matteo, cui lui guarda come un se stesso del passato, e la tormentata Giovanna, bella e complicata operaia della fabbrica che cerca di liberarsi da una relazione tossica e pericolosa.
Tra colpi di scena e ambientazioni degne del miglior noir, Simone De Santi racconta una storia di sopraffazioni e bassezze in cui tutti i personaggi, ciascuno con la propria visione del mondo e della vita, sono chiamati a chiedersi da che parte stare.
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