Descrizione
Storie di ordinarie esistenze che chiedono ascolto proprio in ragione della loro pochezza. Perché ogni vita – pur minima – racchiude sentimenti universali. Ecco, allora, Manrico, ragazzo di borgata emigrato al Nord a fare fortuna. Lo zio Eugenio, che regala libri per regalare mondi interi. Un nonno che per non morire preferisce sparire (sottigliezza non da poco). Giulia, che scopre come siano i libri a leggere noi e non viceversa. Maso, vecchio fool, tormentato dal fischio del treno che da bambino lo aveva condotto in manicomio. Don Liborio, prete alcolista e taumaturgo. C’è la vita di provincia: quella industriosa degli arricchiti; quella che sembra fuori dal tempo per quanto sia arroccata in sé; quella sonnacchiosa ma perfida in cui qualcuno trama il delitto perfetto. Ci sono i fasti del boom economico, l’Italia cupa degli anni di piombo, dell’allegro edonismo, delle nuove sperequazioni che costringono Babbo Natale a dare le dimissioni da sé stesso. E poi l’amore o ciò che gli assomiglia. Sullo sfondo di queste storie scorre il secondo Novecento, fino al tempo incerto del nuovo millennio. Quasi un romanzo che dà conto di una generazione; come prova a fare il protagonista dell’ultimo racconto in un lungo e intenso monologo.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.